sabato 1 marzo 2014

Non voglio le tue mortificazioni, ma l'obbedienza

Nel Diario di Suor Faustina troviamo tante volte il richiamo che Gesù fa alla Santa affinché si attenga strettamente al voto di obbedienza.
In questi richiami Gesù sta parlando a noi!
Noi che non facciamo voto di obbedienza e che stentiamo, fatichiamo ad accettare che qualcuno ci dia ordini. Noi che stentiamo, fatichiamo persino a sentire, ad ascoltare i richiami che ci arrivano dalla coscienza, che altro non è che il Vicario di Gesù in noi.
Gesù si rivolge a noi per dirci che nulla ha ai suoi divini occhi più valore di ciò che viene fatto per obbedienza.
Nel brano che riportiamo c'é addirittura evidente una situazione paradossale e che nessuno si aspetterebbe mai... Ma Gesù ama sorprenderci.
E' una pagina meravigliosa questa che Gesù detta perché noi la leggiamo.

Una volta Gesù mi disse: «Va' dalla Madre Superiora e pregala di autorizzarti a portare il cilicio per sette giorni e durante la notte ti alzerai una volta e verrai in cappella». Risposi di si, ma avevo una certa difficoltà a recarmi dalla Superiora. Verso sera Gesù mi chiese: «Fino a quando rimanderai?» Decisi di parlarne alla Madre Superiora al primo incontro. il giorno dopo prima di mezzogiorno mi accorsi che la Madre Superiora andava in refettorio e siccome la cucina, il refettorio e la stanzetta di Suor Luisa si trovano quasi assieme, invitai la Madre Superiora nella stanzetta di Suor Luisa e le riferII la richiesta di Gesù. La Madre mi rispose: «Non le permetto di portare nessun cilicio. Nel modo più assoluto. Se Gesù le dà la forza di un colosso, le permetterò queste mortificazioni». Mi scusai con la Madre per averle fatto perdere tempo ed uscII dalla stanzetta. All'improvviso vidi Gesù in piedi sulla porta della cucina e Gli dissi: «Mi ordini di andare a chiedere delle penitenze, che la Madre Superiora non intende permettere». Allora Gesù mi disse: «Ero qui durante il colloquio con la Superiora e so tutto e non voglio le tue mortificazioni, ma l'obbedienza. Con questo Mi dai una grande gloria ed acquisti dei meriti per te».

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