giovedì 21 agosto 2014

La nostra miseria e le opere di Gesù

Le ispirazioni di Gesù nella nostra vita sono continue. E' proprio Gesù che ci parla e desidera renderci parte del Regno di Dio. Ma noi siamo in genere paurosi perché consci dei nostri limiti e perché talvolta preferiamo non impegnarci. Beh, non siamo i soli! Persino Santa Suor Faustina ha provato a respingere le grazie di Gesù...
Dal Diario di Suor Faustina:
Oppressa dalle difficoltà createmi contro dal fatto che Gesù mi parlava ed esigeva l'esecuzione di un'immagine, risolsi di domandare al confessore che mi esonerasse dal seguire ispirazioni di tal genere e, al tempo stesso, dal dovere di dipingere quel quadro.
Dopo avermi ascoltato, il confessore mi rispose: «Non la esonero da nulla. Sorella, non le è lecito sottrarsi a queste ispirazioni!» 

sabato 9 agosto 2014

Gesù si compiace soltanto degli umili

La Mamma Celeste, in una sua apparizione, ricorda a Suor Faustina qual è l'unico e vero modo per restare accanto a Gesù nell'anima, essere sempre umili. Solo in quel caso sapremo veramente mantenerci nella grazia del Signore, ispirati da Lui.
Dal Diario di Suor Faustina:
Quando rimasi a tu per tu con la Santissima Vergine, Ella mi istruì sulla vita interiore.
Mi disse: «La vera grandezza dell'anima consiste nell'amare Dio e nell'umiliarsi alla Sua presenza, nel dimenticare totalmente se stessi e nel considerarsi un nulla, perchè il Signore è grande, ma si compiace soltanto degli umili, mentre ai superbi resiste sempre».

Con la preghiera si può affrontare qualsiasi genere di lotta

Con la preghiera si può affrontare qualsiasi genere di lotta. L'anima dovrà pregare in qualunque stato essa si trovi.
Deve pregare l'anima pura e bella perché, in caso contrario, perderà la sua bellezza. 
Deve pregare l'anima che aspira alla santità, perché altrimenti non le sarà data.
Deve pregare l'anima appena convertita, se non vuole fatalmente ricadere. 
Deve pregare l'anima immersa nei peccati per ottenere di venirne fuori. 
Non c'è anima esonerata dal pregare, perché è attraverso la preghiera che discendono le grazie. Quando preghiamo, dobbiamo adoperare l'intelligenza, la volontà e il sentimento.
Diario di Suor Faustina

giovedì 7 agosto 2014

Nella prova non dobbiamo essere afflitti

Quando ci accade qualcosa che ci fa soffrire, immediatamente subiamo la tentazione del maligno sul perché di quella sofferenza. E' il dubbio che viene instillato in tutte le anime. Come può Dio nostro Padre ammettere che per noi ci sia una prova talvolta persino irresistibile? Preghiamo, certo, ma spesso preghiamo perché la prova ci venga tolta... Non riusciamo a capire cosa sta accadendo.
Anche in questo caso ci viene in soccorso Gesù che dice chiaramente a Suor Faustina che nulla Gli sfugge.
Dal Diario di Suor Faustina:
Quando chiesi al Signore che si degnasse di volgere il Suo sguardo su una certa anima che da sola lotta contro molte contrarietà, in un attimo il Signore mi fece conoscere che tutti sono come polvere sotto i Suoi piedi.
«E perciò non affliggerti. Vedi che essi, per quello che sono, non possono far nulla e se permetto loro quasi di trionfare, lo faccio per i Miei imperscrutabili disegni». 
Vedendo che tutto dipende dal Signore, provai una grande serenità.

sabato 2 agosto 2014

L'inquietudine dell'anima

Dispiaceri, dolori, prove di ogni genere si affastellano nella nostra mente e nel nostro cuore fino a saturare la prima e a far quasi scoppiare il secondo. Un dolore sordo dell'anima... Quello è il momento in cui veramente c'é solo Gesù. Solo Lui è capace di consolarci, Lui che non ci abbandona mai, Lui che ci ama sempre.
Dal Diario di Suor Faustina:
Vi sono momenti nella vita, in cui direi che l'anima non è più in grado d'affrontare il linguaggio degli uomini. 
Tutto l'affatica, nulla le dà pace; ha solo bisogno di pregare. 
Sta unicamente in questo il suo sollievo. Se si rivolgerà alle creature, non ne ricaverà che un'inquietudine maggiore.

venerdì 1 agosto 2014

La vera grandezza sta nell'amare Dio e nell'umiltà

La sera, appena mi misi a letto mi addormentai, ma se mi addormentai alla svelta, ancor più alla svelta venni svegliata. Venne da me un bambino e mi svegliò. Questo bambino poteva avere circa un anno e mi stupì perché parlava benissimo, mentre i bambini di quell'età non parlano affatto., oppure parlano in modo poco comprensibile.
Era indicibilmente bello; somigliava al Bambino Gesù, e mi disse queste parole: "Guarda il cielo". E quando guardai il cielo, vidi le stelle splendenti e la luna.
Allora il bambino mi chiese: "Vedi la luna e le stelle?"
Risposi che le vedevo ed egli ribatté: "Quelle stelle sono le anime dei cristiani fedeli e la luna sono le anime degli appartenenti ad ordini religiosi. Vedi che grande differenza di luce c'è fra la luna e le stelle; così in cielo c'è una grande differenza fra l'anima di un religioso e quella di un cristiano fedele".
E mi disse ancora che "La vera grandezza sta nell'amare Dio e nell'umiltà".