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giovedì 1 gennaio 2015

Benvenuto anno nuovo! Benvenuto calice dell'amarezza!

Oggi è la festa di capodanno.
La mattina mi sono sentita così male, che sono andata appena nella cella vicina per la santa Comunione. Non ho potuto andare alla santa Messa, mi sentivo mancare e per la stessa ragione ho fatto il ringraziamento a letto. Avevo tanto desiderato andare alla santa Messa e poi a confessarmi da Padre Andrasz, ma mi sentivo così male che non ho potuto andare né alla santa Messa né a confessarmi. Per questo motivo la mia anima ha avuto un grande dispiacere. 
Dopo colazione venne da me la suora infermiera a chiedermi: «Sorella, perché non è andata alla Santa Messa?» 
Risposi che non avevo potuto andarci. 
Scosse la testa con aria di disapprovazione e disse: «Una festa così grande e lei non va a Messa!», ed uscì dalla mia cella.

E' capodanno anche per i sofferenti

L'inizio dell'anno nuovo, circondati da frasi inneggianti alla felicità terrena, non dimentichiamo chi la vita la sta purificando o santificando nella sofferenza, autentico crogiolo di salvezza.
Non dimentichiamo i malati e gli agonizzanti; preghiamo per loro.
Dal Diario di Suor Faustina, 1 gennaio 1938:
Termino l'anno vecchio con la sofferenza ed incomincio l'anno nuovo pure con la sofferenza. 
Due giorni prima di capodanno ho dovuto mettermi a letto; mi sentivo molto male, una forte tosse mi aveva indebolito ed inoltre continui dolori intestinall e nausee mi avevano esaurita molto. Siccome non potevo andare alle comuni pratiche religiose, mi sono unita spiritualmente a tutta la comunità.