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giovedì 29 gennaio 2015

Il senso di inadeguatezza e l'umiltà

Da quando conosco e amo Gesù, a più riprese mi è capitato di fronteggiare situazioni molto molto più grandi di me dalle quali sarei voluto scappare via.
Ma no lo fatto.
Gesù stesso ha provveduto in molti modi affinché riuscissi a resistere e fare ciò che Lui desiderava da me.
Si prova un senso di inadeguatezza da cui deriva anche l'umiltà di capire e ammettere che siamo nulla.
Leggiamo insieme un brano del Diario di Suor Faustina in cui accade qualcosa di simile:

Prego Gesù di concedere queste grazie a qualcun altro, perché io non so utilizzarle e le spreco soltanto.
«Gesù, abbi compassione di me. Non affidarmi cose tanto grandi. Vedi bene che sono un pugno di polvere buono a nulla».
Tuttavia la bontà di Gesù è infinita. Mi aveva promesso un aiuto visibile in terra e l'ho ricevuto dopo poco tempo a Wilno. Ho riconosciuto in Don Sopocko quell'aiuto divino.