La cappella era addobbata per una solennità. Vicino all'altare c'era un gran numero di ecclesiastici, poi le nostre suore e molte di altre congregazioni.
Aspettavano tutti la persona che doveva prendere posto sull'altare.
Ad un tratto sentii una voce che diceva che io dovevo prendere il posto sull'altare. Però appena uscii dall'abitazione, cioè dal corridoio per attraversare il cortile ed andare in cappella seguendo la voce che mi chiamava, ecco che tutta la gente cominciò a gettarmi addosso tutto quello che poteva: fango, sassi, sabbia, scope, tanto che in un primo momento rimasi indecisa se proseguire o meno; ma quella voce mi chiamava con insistenza ancora maggiore ed allora, nonostante tutto, cominciai ad avanzare coraggiosamente.