martedì 25 luglio 2017

Bisogna pregare ed attendere pazientemente per comprendere la volontà di Gesù

Oggi sono andata per un momento dalla Madre Generale e le ho domandato: 
«Cara Madre, ha avuto qualche ispirazione in merito alla faccenda della mia uscita dal convento?»
La Madre Generale mi ha risposto: 
«Finora, sorella, l'ho sempre trattenuta, ma ora la lascio libera. Se vuole, sorella, può lasciare la Congregazione e se vuole può restare». 
Le ho risposto che andava bene. Pensavo che avrei scritto subito al Santo Padre per la dispensa dai voti. 
Appena uscita però dall'incontro con la Madre Generale, delle strane tenebre sono scese sulla mia anima, come era già avvenuto in precedenza. È un fatto curioso che ogni volta che chiedo di uscire, ogni volta la mia anima viene avvolta da queste tenebre e mi sento come se fossi abbandonata a me stessa. 
Dato che ero in quell'angoscia spirituale decisi di andare subito dalla Madre e dirle il mio strano tormento e la mia lotta. 
La Madre mi rispose: 
«Questa sua uscita è una tentazione». 
Dopo un momento di colloquio, mi sentii sollevata, tuttavia le tenebre duravano ancora. 
«Questa Misericordia di Dio è bella e dev'essere un'opera di Dio veramente grande, se satana si oppone in questo modo e vuole annientarla». 
Sono parole della cara Madre Generale.
[...]
Oggi, quando nella santa confessione ho svelato parte della mia anima, dato che m'era venuto il pensiero che forse questa è proprio una tentazione, poiché nel momento in cui chiedo di essere liberata dalla Congregazione, provo tali acute sofferenze e tenebre, il confessore mi ha risposto che forse non è il momento stabilito da Dio. Bisogna pregare ed attendere pazientemente, «ma che l'attendono grandi sofferenze, questo è vero. Avrà da sopportare molte sofferenze e da superare molte difficoltà. Questo è sicuro. Sarebbe meglio attendere ancora e pregare molto per ottenere una conoscenza più approfondita e la luce divina. Queste sono cose grandi». 
Mio Dio! In questi momenti difficili non ho il mio direttore spirituale, che è partito per Roma. 
O Gesù, dato che me l'hai tolto, guida mi Tu stesso, poiché Tu sai quello che posso sopportare. 
Credo fermamente che Dio non può assegnarmi più di quello che posso sopportare.

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