venerdì 24 aprile 2015

Tutte le anime che adoreranno la mia misericordia...

Il Signore mi disse: «Figlia mia, scrivi. Tutte le anime che adoreranno la Mia misericordia e ne diffonderanno il culto, esortando gli altri alla fiducia in essa, non avranno paura nell'ora della morte; la Mia misericordia sarà la loro difesa in quell'estrema lotta. Per le anime che avranno paura, scrivi: Quando l'anima vedrà la gravità dei suoi peccati ed ai suoi occhi si svelerà tutto l'abisso della miseria in cui è caduta, non disperi, ma si getti con fiducia tra le braccia della Mia misericordia come un bambino farebbe con la madre perché sa ch'essa lo ama. Tali anime hanno un diritto di priorità sopra il Mio cuore. Fa sapere che nessuna, dopo aver invocato la Mia misericordia, fu delusa. La Mia predilezione va alle anime che s'affidano alla Mia bontà senza por limiti».
Diario di Suor Faustina

sabato 11 aprile 2015

Desidero che i sacerdoti annuncino la mia misericordia

Riferii la visione avuta al confessore. Mi rispose: «Tutto questo riguarda la tua anima. Dipingi l'immagine di Dio dentro di te».
Però, mentre abbandonavo il confessionale, udii la voce che già conoscevo: «La mia immagine si trova già dentro di te. Desidero si stabilisca una festa consacrata alla mia misericordia e che il quadro, dipinto con il pennello e i colori, venga solennemente benedetto. La festa della mia misericordia cadrà nella domenica che segue la Pasqua. Desidero che i sacerdoti annuncino la mia misericordia verso le anime cadute nel peccato. Non abbia paura il peccatore di avvicinarsi a me. Le fiamme della misericordia mi divorano e voglio riversarle sugli uomini».

Diario di Suor Faustina

giovedì 2 aprile 2015

Ti darò una piccola parte della Mia Passione

25 marzo 1937. Giovedì Santo.
Durante la santa Messa ho visto il Signore, che mi ha detto: «Posa il tuo capo sul Mio petto e riposati». Il Signore mi strinse al Suo Cuore e disse: «Ti darò una piccola parte della Mia Passione, ma non temere, sii forte; non cercare sollievo, e accetta tutto sottomettendoti alla Mia volontà». Mentre il Signore se ne andava, un dolore così acuto mi strinse l'anima, che non è possibile esprimerlo. Mi vennero a mancare le forze fisiche, uscii presto dalla cappella e mi coricai. Dimenticai quello che avveniva intorno a me, l'anima mia anelava al Signore e tutta l'amarezza del Suo Cuore divino si comunicò a me. 
Ciò durò circa tre ore. 
Pregai il Signore perché mi preservasse dalla vista di quanti mi stavano attorno. Benché lo volessi, non potei prendere alcun cibo per tutto il giorno fino alla sera. 
Desideravo ardentemente passare tutta la notte nel fondo della prigione oscura, assieme a Gesù. Ho pregato fino alle undici. Alle undici Gesù mi ha detto: «Va' a riposare, ti ho fatto rivivere per tre ore quello che ho sofferto per una notte intera».