martedì 27 settembre 2016

Una foto inedita di Santa Suor Faustina

Con il cuore pieno di gioia vi mostro una foto di Santa Faustina, ritratta in compagnia di suo fratello Stanislaus nel mese di febbraio del 1935 nel corso di una visita nella casa familiare a Głogowcu alla mamma gravemente ammalata. 
Santa Suor Faustina amava tantissimo questo suo fratello più piccolo di lei di 7 anni e per lui pregava intensamente, come possiamo ben leggere anche nel Diario. 
La preziosità della foto risiede nel fatto che è stata ritrovata qualche tempo fa dentro uno scatolone abbandonato in un magazzino di una parrocchia di Varsavia.
Come può essere finita lì, a Varsavia, questa fotografia? L'autore del ritrovamento, il parroco, ritiene che tutto sia da ricollegare alla presenza in quella città del Beato Don Michele Sopocko, confessore e direttore spirituale di Suor Faustina.
Santa Faustina è una meraviglia di Gesù.
Santa Faustina prega per noi!

Gesù confido in Te.



giovedì 22 settembre 2016

Il proposito di diventare santi

Gesù apprezza tantissimo i nostri sforzi di migliorare la nostra vita in virtù della fede e dell'abbandono alla Sua Divina Misericordia. Ancor più apprezza questi sforzi quando essi vogliono condurre alla santità che non è un'esperienza riservata a pochi, ma aperta a noi tutti. Tutti tutti!
Un giorno Gesù ha detto a Suor Faustina: “Mi è enormemente gradito questo tuo deciso proposito di diventare santa. Benedico i tuoi sforzi e ti fornirò l’opportunità di santificarti. Stai attenta a non perdere nessuna delle occasioni che ti darà la Mia Provvidenza per santificarti. Se non riuscissi ad approfittare di una determinata opportunità, non perdere la calma, ma umiliati profondamente davanti a Me e con grande fiducia immergiti tutta nella Mia Misericordia e in questo modo acquisterai più di quello che hai perduto, poiché ad un’anima umile viene dato con molta generosità più di quanto essa stessa chieda...”
Dal Diario di Suor Faustina

lunedì 19 settembre 2016

Nulla avviene senza il volere di Dio

O Gesù, desidero vivere nel momento presente, vivere come se questo giorno fosse l’ultimo della mia vita: utilizzare scrupolosamente ogni attimo per la maggior gloria di Dio, sfruttare per me ogni circostanza, in modo che la mia anima ne ricavi un profitto. Guardare ad ogni cosa da questo punto di vista, e cioé che nulla avviene senza il volere di Dio. O Dio d’insondabile Misericordia, abbraccia il mondo intero e riversati su di noi per mezzo del Cuore pietoso di Gesù.
Diario di Suor Faustina

Il quadro, olio su lino, è stato realizzato da Maria Savino.

domenica 18 settembre 2016

La venerazione dell'immagine di Gesù Misericordioso

Il disegno essenziale di questo quadro è stato mostrato a suor Faustina nella visione del 22 febbraio 1931 nella cella del convento di Płock. "La sera, stando nella mia cella - scrive suor Faustina - vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire mentre l'altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l'uno e l'altro pallido (...) Dopo un istante, Gesù mi disse, 'Dipingi un'immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù confido in Te'".
Tre anni dopo a Vilnius Gesù ha spiegato il significato dei raggi: "I due raggi rappresentano il Sangue e l'Acqua".
Non si tratta qui di un qualche effetto artistico, ma di una simbologia del quadro estremamente profonda.

venerdì 16 settembre 2016

In un’anima sofferente dobbiamo vedere Gesù Crocifisso

Oggi mi sono sentita peggio del solito, ma Gesù in questo giorno mi ha dato più possibilità di esercitarmi nella virtù. È capitato che ho avuto un impegno più faticoso. La suora della cucina mi ha manifestato il suo malcontento perché ho fatto tardi a pranzo, anche se in nessun modo mi sarebbe stato possibile giungere prima. Ma mi sono sentita così male, che ho dovuto chiedere alla Madre Superiora di permettermi di andare a coricarmi.
Sono andata a pregare Suor N… di sostituirmi nella mia mansione ed ho ricevuto un’altra ramanzina. «Ma come? Si è stancata tanto, sorella, che va di nuovo a mettersi a letto? Che vuoi, con questo continuo andare a letto!»
Me la sono sorbita tutta, ma non era ancora la fine. Bisognava andare ed avvertire anche la suora che serve le malate, perché mi portasse il vitto.