martedì 25 febbraio 2014

Tu Mi causerai un simile dolore

Venne finalmente il momento in cui s'aprì per me la porta del convento. Era la sera del primo agosto, vigilia della Madonna degli Angeli. Mi sentivo infinitamente felice; mi pareva di essere entrata nella vita del paradiso. Dal mio cuore erompeva, unica, la preghiera della gratitudine. Dopo tre settimane però, m'accorsi che qui era così poco il tempo dedicato all'orazione e che c'erano molte altre cose che mi spingevano nell'intimo ad entrare in un convento di regola più stretta.
Tale pensiero prendeva sempre più forza dentro di me, ma non era questa la volotità di Dio. Tuttavia quel pensiero, cioè quella tentazione si consolidava sempre più, tanto che un giorno decisi di parlarne con la Madre Superiora e di uscire decisamente dal convento. Tuttavia Iddio diresse le circostanze in modo tale che non potei accedere alla Madre Superiora.

mercoledì 19 febbraio 2014

Misericordia per Misericordia

Ti sottopongo tre modi per dimostrare Misericordia verso il prossimo: il primo è l’azione, il secondo è la parola, il terzo è la preghiera.
In questi tre gradi è racchiusa la pienezza della Misericordia ed è una dimostrazione irrefutabile dell’amore verso Me.
In questo modo l’anima esalta e rende culto alla Mia misericordia.
La Misericordia spirituale però ha un merito maggiore e per essa non occorre avere né l’autorizzazione, né il granaio, essa è accessibile a qualsiasi anima.
Se un’anima non pratica la Misericordia in qualunque modo, non otterrà la Mia Misericordia nel giorno del giudizio.
Gesù a Suor Faustina, Diario

L'ammissione in convento

Quando scesi dal treno e vidi che ciascuno andava per la sua strada, fui presa dalla paura: che fare? ove rivolgermi, dal momento che non conoscevo nessuno? E dissi alla Madre di Dio: «Maria, fammi strada, guidami Tu!» Immediatamente udii dentro di me queste parole: di andare fuori dalla città in un villaggio, dove avrei trovato un alloggio sicuro per la notte. Feci così, e trovai tutto come la Madre di Dio mi aveva detto.
Il giorno dopo di buon mattino feci ritorno in città ed entrai nella prima chiesa che mi si parò dinanzi. Qui mi misi a pregare, per conoscere che cosa volesse ancora Iddio da me. Le Sante Messe si susseguivano una dietro l'altra. Durante una di queste, mi sentii dire: «Va' da questo sacerdote e spiegagli ogni cosa; egli ti dirà quello che dovrai fare».
Terminata la Santa Messa, entrai nella sacrestia e gli raccontai tutto ciò che era accaduto nell'anima mia, pregandolo di indicarmi dove entrare, in quale convento. In un primo momento il sacerdote rimase sorpreso, tuttavia mi raccomandò d'aver molta fiducia perché Iddio avrebbe continuato a provvedere. «Nel frattempo - egli disse - ti manderò da una pia signora, presso la quale potrai restare fino al giorno del tuo ingresso in un convento». 

martedì 18 febbraio 2014

Il diavolo lotta invano contro Suor Faustina

L'eterno nemico non è mai stato contento di ciò che in vita ha fatto Santa Faustina per obbedire a Gesù e far conoscere a tutti la Divina Misericordia, il più alto attributo di Dio. 
Non è mai stato contento perché, come lui stesso ha detto più volte, Santa Faustina faceva un danno enorme all'economia infernale!
Leggiamo insieme alcuni passaggi e, se possiamo, aiutiamo chi ci frequenta a capire che il diavole c'é, eccome se c'é. C'é, ci conosce assai bene e sa fare molto bene il suo sporchissimo lavoro di corrompere gradualmente la nostra anima, spegnendo passin passetto la nostra coscienza finché non ci ritroviamo sul baratro spalancato dell'inferno.
Naturalmente, però, i piani del "cornuto", sono destinati ad infrangersi contro le anime che si affidano a Gesù Misericordioso ed alla Sua Santissima Madre.

sabato 15 febbraio 2014

Un attacco di satana.

Dopo la santa messa mi sentivo completamente immersa in Dio ed avevo presente ogni Suo sguardo che giungeva fino al profondo del mio cuore. Verso mezzogiorno entrai un momento in cappella e la potenza della grazia colpì di nuovo il mio cuore. Mentre me ne stavo assorta, satana prese un vaso di fiori e lo scagliò rabbiosamente a terra con tutte le forze. Notai tutto il suo accanimento e la sua invidia. Nella cappella non c'era nessuno, quindi mi alzai da dove stavo pregando e raccolsi i pezzi del vaso rotto e trapiantai il fiore e volevo rimetterlo al posto alla svelta, prima che entrasse qualcuno in cappella. Ma non ci riuscii, dato che entrarono subito la Madre Superiora, la suora sacrestana ed alcune altre suore. La Madre Superiora si meravigliò che avessi spostato qualche cosa sul piccolo altare e fatto cadere il vaso.
La suora sacrestana mostrò il suo malcontento ed io m'impegnai a non dare spiegazioni e a non giustificarmi. Verso sera però mi sentii molto affaticata e non potei fare l'Ora santa e chiesi il permesso alla Madre Superiora di andare a riposarmi prima del solito. Appena mi misi a letto, mi addormentai subito, ma verso le undici satana diede uno scossone al mio letto.

giovedì 13 febbraio 2014

Affidamento del mondo alla Divina Misericordia



Atto di affidamento delle sorti del mondo alla Divina Misericordia

Dio, Padre misericordioso,
che hai rivelato il Tuo amore nel Figlio tuo Gesù Cristo,
e l’hai riversato su di noi nello Spirito Santo Consolatore,
Ti affidiamo oggi i destini del mondo e di ogni uomo.

martedì 11 febbraio 2014

La missione di Suor Faustina

Santa Suor Maria Faustina Kowalska, nota in tutto il mondo come apostola della Divina Misericordia, è annoverata dai teologi fra i grandi mistici della Chiesa.
Nacque in Polonia, a Glogowiec, terza di dieci figli, in una povera e devota famiglia di contadini. Nel giorno del battesimo, nella chiesa parrocchiale di Swinice Warskie, ricevette il nome di Elena. Fin dall'infanzia si distinse per la devozione, l'amore per la preghiera, la laboriosità, l'obbedienza e una grande sensibilità per le miserie umane.
Frequentò le scuole per quasi tre anni; a sedici anni dovette lasciare la casa paterna per guadagnarsi da vivere ed aiutare i genitori lavorando come domestica ad Aleksandrów e Lodz.
Già dal settimo anno di vita (due anni prima di ricevere la Prima Comunione) sentì viva la voce della vocazione, ma i suoi genitori non le diedero il permesso di entrare in convento. La piccola Elena quindi cercò di soffocare in se questa chiamata di Dio, ma incitata dalla visione di Cristo sofferente, dalle parole di rimprovero; «Quanto tempo ancora ti dovrò sopportare? Fino a quando mi ingannerai?» (Diario, Q. I, p. 6), iniziò a cercare accoglienza in convento.

Papa Francesco al cospetto di Gesù Misericordioso


"Anche noi credo che siamo questo popolo che, da una parte vuole sentire Gesù, ma dall’altra, a volte, ci piace bastonare gli altri, condannare gli altri. E il messaggio di Gesù è quello: la misericordia. Per me, lo dico umilmente, è il messaggio più forte del Signore: la misericordia!"
Papa Francesco

lunedì 10 febbraio 2014

domenica 9 febbraio 2014

Il vero volto della Divina Misericordia

Non nella bellezza dei colori né del pennello sta la grandezza di questa Immagine, ma nella mia Grazia.
Gesù a Suor Faustina, Diario



Gesù confido in Te!

O Amore Eterno, ordini di dipingere la Tua santa immagine E ci sveli la fonte inconcepibile della Misericordia. Tu benedici chi si avvicina ai Tuoi raggi, Ed all'anima nera dai il candore della neve. O Gesù dolce, hai eretto qui il trono della Tua Misericordia, Per aiutare i peccatori e ridar loro la gioia. Dal Tuo Cuore squarciato, come da limpida fonte, Sgorga il conforto per le anime ed i cuori contriti. Erompe senza posa dal cuore degli uomini L'onore e la gloria per questa Immagine. Ogni cuore inneggi alla Divina Misericordia In ogni momento e nei secoli dei secoli.
Diario di Suor Faustina 
Q. I, 1